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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

Lughnasad

LughnasadLa festività celtica di Lughnasad è una festa di ringraziamento per il raccolto e viene chiamata anche “Festa del Grano”. Lughnasad (in Irlandese moderno “Lúnasa”, il nome gaelico del mese di Agosto) è una festività che cade tra la sera del 31 di luglio e la sera del 2 di agosto, nel pieno del calore estivo. Questo è il periodo del raccolto dei cereali per i paesi celtici del nord Europa, dove la maturazione avveniva più tardi. Lughnasad era una delle quattro feste principali della religione celtica e il suo nome significa “commemorazione o assemblea di Lugh”. Secondo la tradizione, era dedicata a Lugh, il dio del Sole della mitologia celtica, nonchè dispensatore delle messi abbondanti. Secondo la mitologia irlandese, la madre adottiva di Lugh, Tailtiu, si affaticò per preparare le pianure irlandesi all’agricoltura e così morì, dopo aver chiesto che la pianura diventasse la sua tomba. Lugh ordinò che gli uomini d'Irlanda tenessero una festa annuale all’anniversario della sua morte. Lughnasad era la festa più popolare e più sociale, a cui partecipavano proprio tutti, perfino le tribù in guerra, che facevano una pausa di due giorni. Le celebrazioni potevano durare anche un mese. Oltre ai giorni dedicati ai rituali religiosi (che indicativamente erano tre), in antichità questo era il tempo per le grandi assemblee delle tribù, in occasione delle quali si svolgevano le grandi fiere e le gare di forza e abilità fra campioni che giungevano anche da molto lontano. Un’usanza antichissima, che persiste ancora oggi in alcuni paesi (come la Bretagna e la Scozia), era di lasciare incolto un pezzo di ogni campo, a disposizione dello spirito della terra; al momento della mietitura si offriva un fascio di spighe, che veniva posato sul pezzo di terreno incolto. Il fascio era prelevato dall’ultimo covone; da questo si toglieva un pugno di chicchi, da mescolare ai semi della nuova semina autunnale, simbolo di continuità tra la vita e la morte. L’ultimo covone era il simbolo del dio del grano che moriva, per cui tutti gli scagliavano addosso gli attrezzi, così che nessuno sapesse chi aveva ucciso il dio. Nelle tradizioni irlandesi, ereditate dalle antiche Leggi del Brehon (un codice medievale di legislazioni), Lughnasadh era anche il momento per celebrare i matrimoni e gli sposi eseguivano particolari danze rituali prima di essere uniti dai genitori. Nelle zone più rurali dell’isola, le Gaeltacht, alcune comunità irlandesi continuano a celebrare la festa con danze e fuochi propiziatori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti, un post molto interessante Ale! Ciao ciao da Fata Ariella!