CHIUDI
-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

Il Leprechaun

leprechaunCi sono diverse teorie sull'etimologia del nome "Leprechaun". Una delle maggiormente accreditate dice che deriva dal gaelico moderno, dove la parola leipreachán significa "piccolo spirito". Un'alternativa (data dall'Oxford English Dictionary) lo fa derivare da leath bhrógan, cioè "ciabattino", perché queste creature sono spesso rappresentate nell'atto di riparare scarpe e sono considerate i "calzolai fatati" d'Irlanda. Nell'iconografia classica viene rappresentato come un piccolo uomo, alto meno di un metro, con una giacca a falde color verde smeraldo, che indossa un cappello a tricorno, detto "Tam o'shanter", un grembiule da lavoro in pelle, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio, scarpe di pelle con fibbie d'argento e redingote. Ha la barba, fuma la pipa e porta a tracolla una borsa, contenente un unico scellino che ricompare subito dopo essere stato speso! Sono spesso dipinti come creature innocue e schive, che vivono in solitudine in località sperdute, e il cui passatempo è costruire scarpe per il popolo delle fate e per se stessi. Tra le credenze più diffuse c'è quella secondo cui questi folletti, come gli gnomi, siano estremamente ricchi e che siano soliti occultare tesori in località nascoste, rivelate solo a coloro che riusciranno a catturare e interrogare il Leprechaun con domande specifiche. In genere, il Leprechaun lo s'incontra appena prima dell'alba o poco dopo il crepuscolo. Quando gli umani lo sorprendono in un luogo deserto, lo tormentano per convincerlo a cedere loro la sua borsa di monete d'oro o a condurli a un giacimento d'oro. Ma con l'astuzia e con l'inganno, solitamente è il Leprechaun a farsi beffe dei suoi rapitori e a fuggire. Il solo modo per intrappolare un Leprechaun è fissarlo senza mai distogliere lo sguardo. Molti racconti narrano della sua abilità ad imitare le voci delle persone care a chi lo ha catturato, per distrarle e mettersi in salvo. Molte sono le storie di eroi umani superati in arguzia da queste creature. Una nota leggenda sugli gnomi racconta di un uomo (talvolta di una donna) che sorprese un Leprechaun mentre lavorava ad una calzatura e, catturandolo, decise di non liberarlo finché non lo avesse portato dove teneva l'oro. Il prigioniero accompagnò l'uomo a un antico fortino circolare e gli mostrò una grande erba di San Giacomo, dicendogli: "Scava qui sotto domattina e troverai una miniera d'oro". E aggiunse: "Aspetta, meglio lasciarci un segno. Prendi la mia giarrettiera e annodala attorno all'erba di San Giacomo, così domani saprai dove scavare." Il tipo seguì ingenuamente le sue istruzioni lasciandolo andare. Quando la mattina dopo tornò sul posto, trovò un'amara sorpresa: ad ogni erba di San Giacomo del campo c'era una giarrettiera rossa annodata; migliaia di giarrettiere della stessa misura e dello stesso colore! Un'altra leggenda racconta che il Leprechaun nasconda il suo oro alla fine dell'arcobaleno: da quell'oro infatti l'arcobaleno prenderebbe l'energia necessaria per creare i suoi colori. Per questo motivo si dice che se un uomo riuscisse a rubare al Leprechaun tutta la pentola d'oro, si vedrebbero giorni tristi nel mondo, perché rimarrebbe privo di colori....Almeno fino a quando il Leprechaun non troverebbe un'altra pentola piena d'oro! Negli anni questo folletto é anche diventato simbolo d'Irlanda, assieme al trifoglio.

Nessun commento: