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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

La festa di Beltane

Beltane o Beltaine è un'antica festa gaelica che si celebra attorno al primo maggio. È il giorno situato a metà fra l'equinozio di primavera ed il solstizio estivo; astronomicamente il giorno corretto è il 5 maggio. Beltane significa “i Fuochi di Bel”. Si tratta di fuochi che venivano accesi in onore di Bel (Belenos, Balor) il Luminoso, Dio della Luce e del Fuoco, per celebrare il ritorno della Vita e della Fertilità nel mondo. In Galles nove uomini rimuovevano dalle loro persone tutti gli oggetti di metallo, e andavano nei boschi a raccogliere nove diversi tipi di legna, che veniva posta in un buco nel terreno e accesa ritualmente con due pezzi di legno di quercia, sfregati insieme per creare scintille. I nove tipi di legna erano probabilmente i nove legni sacri dei Druidi: Sorbo selvatico, Quercia, Salice, Nocciolo, Betulla, Biancospino, Melo, Pino, Vite o Rovo. Il fuoco sacro era simbolo del fuoco celeste, il calore primordiale che produsse la creazione, e che si ripresentava a ogni ritorno della primavera. I fuochi di Beltane venivano spesso accesi in coppia, e tra i due fuochi veniva fatto passare il bestiame, per propiziare latte abbondante, fertilità e buona salute per tutto l’anno, prima di essere condotto ai pascoli estivi. Il fuoco distrugge i poteri ostili, purifica l’aria e favorisce la fertilità di tutti gli esseri viventi, per questo anche le persone e gli oggetti venivano fatti passare attraverso i due fuochi. La gente danzava attorno ai falò, si svolgevano danze con alti salti, quali la Danza del Cervo e la Danza del Salmone Saltante, ricordi di antiche danze di caccia e pesca. Quando le fiamme dei falò iniziavano ad abbassarsi, le persone saltavano i fuochi per propiziarsi la fortuna. Infine le ceneri dei fuochi venivano sparse sulla terra per garantire la fecondità dei campi. In questo periodo, vero e proprio momento “caotico” di passaggio, le leggi della realtà ordinaria sono quasi sospese e si aprono le porte dei regni ultraterreni come il Sidhe, il regno fatato dei Celti. Ed è proprio in questo periodo, infatti, che le fate appaiono agli umani. Infine, la mattina di Beltane, rami e fiori venivano portati dai boschi per decorare porte e finestre o per fabbricare ghirlande che i giovani portavano in giro per le strade cantando, chiedendo cibo e dolci in cambio. Una caratteristica di questa festa, infatti, è proprio la celebrazione della vegetazione: Beltane era la festa nella quale la Madre Terra ed il grande Dio dei Boschi si accoppiavano. Da qui' l'usanza celtica di appendere una ghirlanda primaverile (simbolo della Dea) a un tronco privo di rami (simbolo fallico del Dio Selvaggio).

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