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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

I nove alberi sacri

La Betulla: è l'albero della Dea. Rappresenta il potere materno e generativo femminile. Simboleggia la rinascita e la purificazione della primavera. A Beltane quest'albero viene tradizionalmente adornato con nastrini rossi e bianchi ed usato per il Palo di Maggio. In inverno invece la sua bianca corteccia viene bruciata come ceppo di Yule (Festa che celebra il solstizio d'inverno). Era considerata così sacra da poter essere maneggiata solo dopo essersi purificati e lavati accuratamente le mani.
La Quercia: sacra a Thorn, a Giove ed a Zeus, rappresenta la forza ed il potere generativo maschile, la virilità e l'essere selvaggio. Era l'albero sacro per i Druidi. E' un albero protettivo, ed il suo frutto, la ghianda, è il simbolo della potenzialità. E' l'albero di mezza estate, e rappresenta la metà luminosa dell'anno. Il suo legno viene bruciato come ciocco natalizio a Yule.
Il Sorbo: l'albero della vita e della magia. E' principalmente il difensore della casa, ed un rametto di sorbo appesso dietro la porta di casa ad un equinozio od un solstizio assicura la fortuna per l'anno successivo.
Il Salice: l'albero della morte e della meditazione. Rappresenta la Luna calante e l'acqua che depura. E' sacro alla Dea Ecate. E' un simbolo di purificazione e rinascita e nella tradizione nordica è sacro a Freya, il cui simbolo è il gatto.
Il Biancospino: è l'albero del piccolo popolo per eccellenza. Rappresenta la purezza del cuore e presso i popoli del nord si bruciava a Beltaine, durante i falò rituali. La volontà, secondo la leggenda del ciclo bretone, è nascosta nel biancospino, poiché tra le sue fronde dorme Mago Merlino, trasformato in pianta da Viviana, dopo che ella gli ebbe carpito tutti i segreti nella foresta fatata di Brocéliande.
Il Nocciolo: è l'albero della saggezza ed è associato alla divinazione. Spesso le streghe prediligono questo legno per costruire la loro bacchetta o per ricavarne lo strumento da rabdomante. E' anche l'albero dei poeti, ed i suoi frutti rappresentano la fertilità e la saggezza.
Il Melo: è l'albero dell'amore, ma anche della conoscenza. Il suo frutto è il simbolo della vita eterna, poichè, se tagliato per orizzontale, i semi formano una stella a cinque punte la cui proporzione nasconde la Sezione d'Oro della geometria e del numero sacro. E' l'albero sacro dell'isola di Avalon e della dea norvegese dell'eterna giovinezza Iduna.
La Vite: è l'albero della gioia. Sacro a Dioniso, Dio dell'ebbrezza e della follia mistica.
L'Abete: è l'albero dell'immortalità. Rappresenta l'Asse Cosmico eterno. I popoli del Nord usavano addobbare un abete durante il solstizio d' inverno a rappresentare l'immortalità della Natura (ed il sole in particolare), celata dietro una morte solo apparente e per richiamare gli spiriti della Natura per farli partecpare alle feste del periodo. Le luci e le sfere negli addobbi rappresentano le stelle ed i pianeti.