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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

Gnomo Burlone

Nel bosco degli gnomi c’era una piccola casa assai particolare: tutto li' era storto, le pareti, il tetto, i mobili. Era circondata da grandi alberi dal tronco storto e da bellissimi fiori,storti anch'essi; persino la strada che conduceva alla casa era tutta una curva. La casa apparteneva a Gnomo Burlone e non era sempre stata cosi', anzi, un tempo era la piu'dritta di tutte ,fino a quando Gnomo Burlone ne combinò una delle sue! In un bellissimo giorno di primavera, passò da quelle parti un vecchio pastore che conduceva il suo gregge verso i pascoli erbosi, oltre il bosco degli gnomi. Il pastore si chiamava Joseph ed era cosi' anziano che se ne stava sempre curvo; era davvero difficile per lui riuscire a guardare le stelle ma la sua esperienza di pastore non gli faceva mai perdere una pecora: le conosceva una ad una e loro, al richiamo della sua voce, gli correvano incontro come fosse un padre. Proprio nei pressi della casa di Burlone, Joseph si fermò a riposare un poco, le pecore si sparsero tutt’intorno ed incominciarono a brucare l’erba di qua e di là; Gnomo Burlone, accortosi di avere visite, usci'di casa e visto il pastore tutto curvo su sè stesso, incominciò con i suoi scherzi a prenderlo in giro. Tanto fece e tanto disse che il pover’uomo, in silenzio, si alzò e riprese la sua via, con lo sguardo triste e gli occhi bassi, seguito dalle sue pecore. Il Grande Gnomo che aveva assistito alla scena di nascosto, s’arrabbiò moltissimo con Burlone e chiamatolo gli disse: "Ogni scherzo ha i suoi limiti! Tutto si può fare ma non prendere in giro la sofferenza e la vecchiaia! E’ certamente bello essere giovani e forti, poter correre e saltare, guardare il cielo e le stelle e sorridere alla vita ma quando sul tuo cammino incontri chi ha solo il ricordo di tutta questa gioia, è profondamente ingiusto prendersene gioco! E sappi Burlone, che lo sguardo basso di Joseph è assai più gradito a Madre Natura del tuo, alto e prepotente. Per punizione, d’ora in poi tutto ciò che ti sarà accanto sarà storto e curvo come il vecchio Joseph; dovrai curvarti per entrare nella tua casa e curvarti per vedere dalla finestra sorgere il sole: comprenderai cosi' che più si abbassa il capo, più ci si avvicina al Cielo". Da quel momento in poi, Gnomo Burlone, pur continuando a burlarsi allegramente del mondo, comprese l’importanza d’ascoltare la voce del cuore altrui.

(Fiaba di Antonella Amelotti)

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