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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

I Trolls

trollI Trolls sono creature caratteristiche del folklore norreno. La tradizione vuole che i Trolls vivano nelle fitte foreste, presso i laghi illuminati dalla luna, nei fiordi profondi, sulle vette incappucciate di neve e accanto a rumoreggianti cascate. Sono prevalentemente creature dell'ombra e del buio, perchè qualunque Troll commetta il fatale errore di esporsi alla luce solare diretta, si trasformerebbe in pietra. Antiche leggende norvegesi raccontano, infatti, che alcune grandi montagne che ricordano la forma tipica di un Troll non siano altro che alcuni di loro che non sono riusciti a rientrare in casa prima del sorgere del sole! I Trolls hanno forme e dimensioni diverse(alcuni sono giganteschi, altri piccoli), ma hanno delle caratteristiche comuni: lunghi nasi, orecchie sporgenti, code pelose, 4 dita delle mani e dei piedi, e una folta peluria. Ci sono anche Trolls a più teste o con più di due occhi, caratteristiche che li può rendere spaventosi ai più. Tra i molti poteri soprannaturali dei Trolls c'è la capacità di trasformarsi. Le "Trolle" sapevano trasformarsi in fanciulle di incredibile bellezza, ma sotto alla meravigliosa veste restava sempre la coda; gli uomini (contadini, boscaioli, principi), ammalliati da tale bellezza, ne rimanevano innamorati, almeno fino a quando, alzata la gonna, lo spuntare della coda spezzava l'incantesimo e le ritrasformava in Trolle. Si pensa che i Trolls possano vivere per diverse centinaia di anni. Ben nota è la loro estrema irritabilità, che può rapidamente trasformarsi in rabbia: per cui è molto importante non farseli nemici! Se un contadino provoca un Troll, il suo bestiame o il suo raccolto potrebbe subire malattie o altre disgrazie. Con gli umani i Trolls hanno avuto da sempre un rapporto conflittuale: se da un lato li odiano senza limiti, dall’altro non riescono a resistere al fascino delle femmine umane (quelle dei Trolls sono infatti da centinaia di anni in via di estinzione, ed è questo il motivo principale per cui è raro incontrarle!). I maschi, per questo, prendono di mira una sfortunata fanciulla che prima rapiscono e poi sposano con l’inganno. Ma se la cara mogliettina inizia a dare problemi, i Trolls non esitano a trasformarla nel piatto principale del loro banchetto! Ci sono stati comunque dei rari casi di amicizia tra Trolls e uomini: si tratta di Trolls che amano profondamente la natura e che quindi trattano con rispetto gli esseri umani con cui hanno in comune questa attitudine. La fonte principale di alimentazione dei Trolls è quasi esclusivamente il pesce, che amano consumare crudo. Nella tradizione tolkeniana, il Troll (o "Vagabondo delle Montagne") è una creatura rozza e malvagia, dedita alla distruzione dei villaggi, al furto del bestiame e alla cattura di incauti viaggiatori, che vengono poi spesso cucinati. Secondo la versione cinematografica, il Troll è stupido, ma con una forza spaventosa (infatti nella tomba di Balin un Troll è al guinzaglio di un Goblin di Moria). Nella versione originale (cartacea) è un Troll a guidare l'assalto alla compagnia dell'anello nella tomba di Balin. È probabile dunque che Tolkien attribuisse a questo genere di creatura anche facoltà intellettuali non banali. Il punto debole di queste creature è la luce solare; infatti se vengono colpiti dai raggi dell'astro si tramutano in pietra. I Trolls di Mordor invece, così come gli Orchi, riescono, in virtù di un sortilegio di Sauron, a marciare grazie all'oscurità innaturale prodotta da Mordor che protegge gli Orchi e i Trolls dai raggi del sole fino a Minas Tirith. Secondo Odd Holaas, biografo di Kittelsen (pittore norvegese dell'800), i Trolls sarebbero gli spiriti naturali delle foreste norvegesi. "Non sono lesti di gambe come i fauni greci, che fanno capriole su colline spoglie e soleggiate, bensì pesanti, scuri e imponenti. Sono vere e proprie montagne boscose che camminano..." Con queste parole tratte dal suo libro pubblicato nel 1974, Holaas identifica alcuni dei tratti caratteristici dei Trolls norvegesi, esprimendo con efficacia ciò che tutti i Norvegesi provano nei riguardi dell'immenso manto verde che ricopre il loro paese. Per Holaas si tratta di uno sgomento di fronte alla natura, del timore che le foreste ispirano, dell'innata paura del buio da cui l'uomo mai si è liberato. Chiudiamo con una curiosità: nella bassa Norvegia c'é anche una strada dedicata a queste creature, la Trollstigen, posta a sud di Andalsnes; è una strada puntellata di cascate e cascatelle ed è costituita da una serie di 11 tornanti che ridiscendono in valle. Alla fine di questa strada (o all'inizio a seconda di dove si parte) è anche possibile trovare il cartello stradale di pericolo attraversamento Trolls!

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