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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

Il Fiore di S. Giovanni

Fern flower by KardisArtIl giorno del Solstizio d'Estate (tra il 21 e il 22 giugno) era considerato sacro nelle tradizioni precristiane ed ancora oggi viene celebrato dalla religiosità popolare con una festa che cade qualche giorno dopo il solstizio, il 24 giugno, quando nel calendario liturgico della Chiesa latina si ricorda la natività di San Giovanni Battista. E nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori. Tutte le leggende si basano su di un evento che accade nel cielo: il 24 giugno il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincia a decrescere, sia pure impercettibilmente, sull'orizzonte. Sin dai tempi più remoti questo cambio di direzione che il sole compie era visto come un momento magico, ed era celebrato mediante cerimonie di purificazione e con la raccolta di erbe magiche, destinate alla preparazione di filtri medicamentosi; in questo arco di tempo, infatti, tutte le piante e le erbe sulla terra verrebbero influenzate con particolare forza e potere. Le erbe raccolte in questa notte, pertanto, avrebbero un potere particolare e sarebbero in grado di scacciare ogni malattia. Le così dette Erbe di San Giovanni sono nove: l’Iperico, la Ruta, il Trifoglio, l’Elicriso, la Verbena, il Mirto, la Pratolina, la Valeriana e lo Stramonio. Esiste poi un fiore misterioso che non è registrato dai botanici e che avrebbe la virtù di rendere invisibile chi lo possiede, di resistere agli incantesimi e di scacciare gli spiriti immondi: è il fiore di San Giovanni, che cresce dalla pianta della felce solo nella notte tra il 23 ed il 24 giugno. È questa un'erba che nessuno ha mai visto in fiore, perché, in un momento della stessa notte, fiorisce, forma il seme e torna ad essere come prima. Per coglierlo bisogna compiere un rito particolare: a mezzanotte il fiore sboccia, emanando una luce intensa. In quel preciso momento il demonio sarebbe pronto a prenderlo. Chi desidera impadronirsene deve andare nella notte magica nella foresta e sedersi accanto alla felce, tracciando con la punta del coltello un cerchio protettivo intorno ad essa e attorno a sé. Il demonio materializzatosi chiamerà la persona con la voce di uno stretto parente, per indurla a voltarsi. Solo chi è in grado di rimanere con lo sguardo fisso sulla pianta e di resistere alle distrazioni del demonio, avrà la possibilità di cogliere il fiore e di sconfiggere l’oscurità. In Boemia si crede che il fiore della felce risplenda come l'oro, o come il fuoco, nella notte di San Giovanni : chiunque lo possieda in questa magica notte, e salga una montagna tenendolo in mano, scoprirà una vena d'oro, e vedrà brillare di fiamma azzurra i tesori della terra. In Russia, i contadini raccontano che chi riesce ad impadronirsi del meraviglioso fiore nella vigilia di San Giovanni, se lo getta in aria, lo vedrà ricadere per terra nel punto preciso dove è nascosto un tesoro. Secondo un'altra diffusa credenza, chi, aperto un fazzoletto sotto la pianta, andasse in un crocicchio, poggiando il mento su di una forca, vedrebbe passare streghe, stregoni, maghi, diavoli, beffantesi di lui, ma in compenso, trascorsa la notte e raccolto il fazzoletto coi fiori per avventura caduti, avrebbe avuto con sè un potentissimo talismano per ottenere da altri qualsiasi cosa e far piegare qualunque volontà. Ma anche il seme della felce, che si vuole risplenda come oro nella notte di San Giovanni, non diversamente che dal magico fiore, farebbe scoprire i tesori nascosti nella terra : i contadini del Tirolo, ad esempio, credono che alla vigilia di San Giovanni si possano veder brillare come fiamme i tesori nascosti e che il seme della felce raccolto in questa mistica notte possa portare alla superficie l'oro celato nelle viscere della terra. Nel cantone svizzero di Friburgo, il popolo usava un tempo vegliare vicino ad una felce la notte di San Giovanni, nella speranza di guadagnare il tesoro che qualche volta il diavolo in persona portava loro.

Immagine: "Fern flower" by KardisArt

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1 commento:

Anonimo ha detto...

bellissima tradizione della notte di s. giovanni. durante la cerimonia.. faro cenni di qsta tradizione. grazie- mando luce