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-Mamma,posso vedere gli Elfi?
-Certo che puoi vederli,cara, quando vuoi...basta che ti inoltri nei boschi...
-Ma...io ci sono stata nei boschi, e non li ho mai visti!
-E allora ascoltami...entra nei boschi con la fantasia, e non dimenticarti il rispetto...Cancella dal tuo cuore la cattiveria, l'arroganza e la supponenza...e non solo potrai vederli, ma anche ascoltarli!
              

Tom Bombadil

tom_bombadilTom Bombadil - chiamato dagli Elfi "Iarwain Ben-adar" (il Più Anziano e Senza Padre), dai Nani "Forn" e dagli Uomini "Orald" - è un personaggio dell'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Egli nasce inizialmente nella raccolta di poemi "Le avventure di Tom Bombadil", e viene poi inserito nel primo libro de "Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello". Tom Bombadil è il «Signore» della Vecchia Foresta, che gli Hobbit Meriadoc Brandybuck, Peregrino Tuc, Frodo Baggins e Samvise Gamgee attraversano durante il loro cammino, e a cui offre ospitalità e protezione per due notti. Vive in compagnia di Baccador, la Figlia del Fiume. Spirito allegro e bizzarro, non è alto ma ha occhi azzurri e luminosi, viso rosso e rugosissimo e barba lunga e castana. Si diverte a parlare continuamente in rima o a cantare e ballare. È vestito con una giacca blu cielo, stivali gialli ed un consunto cappello dalla piuma blu. Nonostante l'aspetto goffo, è padrone assoluto della sua foresta, dove il Male non può toccarlo. È in grado di vedere Frodo anche se porta l'Anello al dito ed è l'unico a poterlo toccare senza subirne l'influenza malvagia (altri personaggi, che pure hanno resistito alla malvagità dell'Anello, ne hanno comunque subito l'influenza e hanno dovuto combatterla). Per questo motivo, durante il Consiglio di Elrond, viene discussa la possibilità di affidarglielo, affinché lo tenga al sicuro nella sua foresta per sempre. Bombadil però non avrebbe mai custodito l'Anello volentieri, e, anche se avesse accettato, probabilmente dopo poco tempo se ne sarebbe dimenticato e forse l'avrebbe anche buttato via. Gandalf dice infatti che, fra tutte le creature della Terra di Mezzo, Tom è uno dei custodi più pericolosi per l'Unico Anello, proprio perché simili cose non hanno presa nella sua vita. Tom Bombadil è un personaggio molto antico. Nel capitolo "Nella casa di Tom Bombadil" alla domanda di Frodo che gli chiede « Messere, chi sei? », lui risponde, dando una enigmatica spiegazione riguardo la sua esistenza: « Il più anziano, ecco chi sono. Ricordate, amici, quel che vi dico: Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivata la Gente Piccola. Era qui prima dei Re e delle tombe e degli Spettri dei Tumuli. Quando gli Elfi emigrarono a ovest, Tom era già qui, prima che i mari si curvassero; conobbe l'oscurità sotto le stelle quand'era innocua e senza paura: prima che da Fuori giungesse l'Oscuro Signore ». Il personaggio non compare nella trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson, probabilmente perché la sua figura non si lega quasi per niente al filo narrativo della vicenda, e riportarlo sullo schermo sarebbe stato oltremodo dispersivo. Tuttavia, una delle canzoni di Tom, ovvero quella per convincere il vecchio uomo-salice a liberare gli hobbit che aveva intrappolato, viene cantata da Barbalbero (nell'edizione estesa de "Le due Torri") quando Merry e Pipino sono intrappolati da un albero nella foresta di Fangorn. A tutt'oggi è ancora oggetto di discussione da parte dei critici e degli estimatori di Tolkien quale sia la vera natura di Tom Bombadil (ispirato ad un gioco del figlio Michael); sono state fatte molte ipotesi. Secondo alcuni Tom Bombadil potrebbe essere la rappresentazione dell'autore stesso (e del lettore) nel libro, un'entità superiore che però non interferisce nella narrazione. Pare che Gandalf lo conosca, però, molto bene. Tuttavia, egli non svela nulla agli Hobbit sulla natura di Tom. Potrebbe essere un esemplare di razza unica; per molti si tratterebbe comunque di un membro degli Ainur (spiriti di natura divina, diretti rappresentanti di Eru Ilúvatar). Esiste una lettera, la n° 19 della raccolta "La realtà in trasparenza" scritta da Tolkien nel 1937, in cui l'autore spiega come Tom rappresenti «lo spirito della (dissolvente) campagna di Oxford e del Berkshire». Si tratta comunque di una spiegazione che va oltre la Terra di Mezzo e il suo universo, e che nasce direttamente dal pensiero dell'autore. Rimane comunque difficile dargli una collocazione vera, anche perché è stata intenzione dello stesso Tolkien lasciare attorno a Tom un alone di mistero, come si evince dalla lettera n° 144: «Dal punto di vista della storia, penso che sia meglio che alcune cose restino inspiegate (specialmente se una spiegazione in realtà esiste). Ed anche in un'età mitica dev'esserci qualche enigma, come c'è sempre. Tom Bombadil ne è un esempio».

Fonte: Wikipedia.

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