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Amava suonare il flauto, specie negli assolati meriggi estivi, o puntava le ninfe per accoppiarvisi, e per giunta non era loro in genere sgradito, in quanto portatore di istinti sessuali e fertilità. Nelle comunità rurali, la sua festa (Faunàlia), ricorreva il 5 dicembre tra danze e processioni. Sui suoi altari si bruciava incenso e si libava vino, immolando agnelli e capretti. Il 15 febbraio, sempre in onore del Dio Faunus, protettore dei pastori, si celebravano i Lupercalia, dove i flamines luperci, ossia i sacerdoti del dio Fauno, celebravano antichi riti importati dall'Arcadia al tempo di Romolo e Remo. La festa era dedicata al bere vino, a mangiare e danzare fino al mattino seguente mentre i giovani coperti solo da una pelle di lupo flagellavano con fruste leggere donne e fanciulle che incontravano fuori dalle porte delle loro case, stimolandone la fertilità.
Nei primi secoli dell'era cristiana, molte divinità pagane vennero demonizzate e i Fauni, associati ai Satiri e ai Silvani, diventeranno poi orribili diavoli, precisi con le corna, gli zoccoli e la coda. Nel Medioevo, tutte queste divinità attirarono l’astio dei cristiani, per il loro aspetto animalesco e per i loro doni profetici, ma soprattutto per il loro carattere erotico, connesso ai culti della fertilità. Infatti Agostino, in un celebre passo de «La città di Dio», scrisse che secondo testimoni degni di fede, Silvani e Fauni eran volgarmente chiamati «incubi» e avevano rapporti erotici con le donne umane. Successivamente, Marziano Capella aggiunse che le foreste inaccessibili agli umani, i boschi sacri, i laghi, le fonti e i fiumi erano popolati di Fauni, di Satiri, di Silvani e di Ninfe, di Fatui e di Fatue, esseri dotati di poteri profetici e talmente longevi da apparire agli umani immortali, sebbene tali non fossero. Naturalmente erano pericolosi per i cristiani, di cui risulta evidente, da questa descrizione, il terrore e l’orrore nutrito nei confronti della Natura selvaggia, e dunque, ai loro occhi, diabolica: la stessa Natura con cui la Strega era in armonia, e destinata, per questo, ad essere perseguitata. La festa di Fauno fu poi sostituita con la festa di S. Valentino, dedicata agli innamorati, ma senza connotazioni sessuali.
3 commenti:
Favola!
stupendo davvero..fammi una visita se vuoi
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